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Chi è il Garante Della Privacy?

Chi è il Garante della Privacy? Quali compiti ha? Quando e come ci si può rivolgere?

Chi è il Garante della Privacy?

Il Garante per la protezione dei dati personali, o Garante della Privacy, è un’autorità amministrativa indipendente, istituita per assicurare la tutela dei diritti e delle libertà fondamentali nel trattamento dei dati personali, nel rispetto della dignità degli individui.

La figura del Garante è stata istituita nel 1997, con la legge 675/1996, in seguito sostituita dal decreto legislativo 30.06.2003 n.196, che regola la protezione dei dati personali.

Cosa si intende per “dati personali”?

Sono dati personali tutte le informazioni che identificano o rendono identificabile una persona fisica e che possono fornire dettagli sulle sue caratteristiche, le sue abitudini, il suo stile di vita, le sue relazioni personali, il suo stato di salute, la sua situazione economica, ecc..

I dati personali si dividono in:

  • I dati identificativi: quelli che permettono l’identificazione diretta, come i dati anagrafici (ad esempio: nome e cognome), le immagini, ecc.;
  • I dati sensibili: quelli che possono rivelare l’origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, politiche, filosofiche o di altro genere, l’adesione a partiti e sindacati, lo stato di salute e la vita sessuale;
  • I dati giudiziari: quelli che possono rivelare l’esistenza di determinati provvedimenti giudiziari soggetti ad iscrizione nel casellario giudiziale (ad esempio, i provvedimenti penali di condanna definitivi, la liberazione condizionale, il divieto od obbligo di soggiorno, le misure alternative alla detenzione) o la qualità di imputato o di indagato.

Per quanto riguarda il trattamento di dati sensibili e giudiziari, è necessario avere, oltre al consenso dell’interessato anche un’autorizzazione da parte del Garante.

Quali sono i compiti del Garante della Privacy?

Il Garante controlla se il trattamento dei dati personali da parte di enti privati o pubblici avviene in modo lecito e corretto. Esamina i reclami, le segnalazioni e i ricorsi, esegue accertamenti e verifiche su richiesta del cittadino.

In caso di violazione dei diritti della persona, può vietare il trattamento dei dati o disporne il blocco.

Il Garante agisce in diversi settori: pubblica amministrazione, internet, telecomunicazioni, direct marketing, nuove tecnologie, giornalismo, lavoro, ordini professionali, banche e assicurazioni, sanità, giustizia e politica, partiti politici.

Come puoi contattare il Garante della Privacy?

In caso in cui vengano violati i diritti della persona, si può contattare il Garante della Privacy.

È necessario però prima aver presentato istanza al titolare del trattamento dei nostri dati. Il titolare, ovvero colui che gestisce le modalità del trattamento, può accedere ai dati, ottenerne l’aggiornamento o la rettifica, la cancellazione in caso di violazione di legge.

Trascorsi 30 giorni dall’avvenuto invio dell’istanza, se l’interessato non ottiene risposta, o la risposta non è soddisfacente, può rivolgersi al Garante.

Come puoi rivolgerti al Garante? Puoi farlo in 3 modi, presentando

  • una segnalazione, oppure
  • un reclamo circostanziato, oppure
  • un ricorso

Ti spiego la differenza sotto.

L’interessato può rivolgersi direttamente al Garante senza prima rivolgersi al titolare nel caso in cui, se si lasciasse trascorrere il termine indicato, si verificherebbe un pregiudizio imminente e irreparabile che deve essere provato.

Segnalazione, reclamo circostanziato, ricorso

Segnalazione al Garante

La segnalazione può essere trasmessa in carta libera e senza particolari formalità. È necessario fornire tutti gli elementi utili per un eventuale intervento dell’autorità. La segnalazione è gratuita.

Reclamo al Garante

Il reclamo, a differenza della segnalazione, è un atto circostanziato, ovvero può essere presentato solo se si seguono il modello e le istruzioni del Garante. Al reclamo segue un’istruttoria preliminare ed un eventuale procedimento amministrativo. Per poter presentare reclamo è necessario pagare dei diritti di segreteria.

Ricorso al Garante

Il ricorso infine è un atto ancora più formale. Il provvedimento ha effetti giuridici. Il ricorso deve contenere tutti gli elementi indicati nell’art. 147 del Codice della Privacy e la firma deve essere autenticata. Per poter presentare il ricorso è necessario pagare i diritti di segreteria.

Inoltre il Garante può porre a carico di chi perde le spese del procedimento (da un minimo di €500 a un massimo di €1.000). Non è obbligatorio avere l’assistenza di un legale, ma è comunque consigliabile.

È possibile presentare ricorso solo se non ci si è già rivolti all’Autorità Giudiziaria e le sanzioni applicabili dal Garante della Privacy sono di natura sia amministrativa, sia penale.

In questo articolo del nostro Glossario Giuridico abbiamo visto che cos’è il Garante della Privacy, a cosa serve, e come puoi rivolgerti in caso di bisogno.


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