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Il Reato di Calunnia, Cos'è e Come è Regolato
Leombruno Lorenzo, Allegoria della Calunnia

Qualche tempo fa, noi di AIVM vi avevamo parlato del reato di diffamazione. Oggi, invece, parliamo del reato di calunnia e cerchiamo di spiegare le differenze che intercorrono tra questi due reati.


Il Fatto

Il reato di calunnia è regolato dall’articolo 368 del codice penale, in cui si afferma che “ Chiunque, con denuncia, querela, richiesta o istanza, anche se anonima o sotto falso nome (diretta all’Autorità giudiziaria o ad un’altra Autorità che a quella abbia obbligo di riferirne o alla Corte penale internazionale), incolpa di un reato taluno che egli sa innocente, oppure simula a carico di lui le tracce di un reato, è punito con la reclusione da due a sei anni”.

Per distinguere le due diverse ipotesi previste dalla norma (la denuncia all’autorità e la simulazione di reato), si sono individuate due tipologie di calunnia:

  • La calunnia formale, ossia la presentazione della denuncia
  • La calunnia materiale, ossia la simulazione di un reato.

Il reato di calunnia è configurabile sia quando l’accusatore incolpa un innocente di un crimine mai esistito, e quindi frutto della sua fantasia, sia quando il primo accusa il secondo di un crimine commesso da altri. In ogni caso, è necessario che l’accusa abbia una direzione personale, ossia che del reato sia accusato qualcuno di cui vengono specificate il nome e il cognome oppure altre indicazioni sufficienti ad identificarlo.  

L’elemento soggettivo richiesto per la configurabilità della calunnia è il dolo generico. Devono esserci, cioè, la coscienza e la volontà di incolpare un innocente.

La Pena

La pena prevista dal codice è quella della reclusione che va da un minimo di due anni ad un massimo di sei. Esistono però delle ipotesi aggravanti in cui la pena è aumentata. In particolare, l’articolo 368 ai commi 2 e 3 afferma che:

 “La pena è aumentata se s’incolpa taluno di un reato per il quale la legge stabilisce la pena della reclusione superiore nel massimo a dieci anni, o un’altra pena più grave.

La reclusione è da quattro a dodici anni, se dal fatto deriva una condanna alla reclusione superiore a cinque anni;

è da sei a venti anni, se dal fatto deriva una condanna all’ergastolo; [e si applica la pena dell’ergastolo, se dal fatto deriva una condanna alla pena di morte]”.

Inoltre, il codice penale nell’articolo 370 stabilisce che le pene sono diminuite se la calunnia concerne un fatto che la legge prevede come contravvenzione.

Calunnia vs Diffamazione

Possiamo allora elencare le principali differenze tra questi due reati, che spesso vengono confusi.

La diffamazione riguarda le “maldicenze” dette alle spalle di una persona volte a minarne la reputazione.

La calunnia invece va oltre alle semplici maldicenze, ci deve essere infatti l’accusa di un vero e proprio reato resa formalmente davanti ai pubblici ufficiali.

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