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Cosa Sono Litispendenza e Continenza Di Causa? | aivm.it

Che cosa si intende con litispendenza? E con continenza di causa?

Che cos’è la litispendenza?

La litispendenza è un meccanismo del diritto processuale civile italiano che ha il compito di impedire che più giudici esercitino il loro potere giurisdizionale sulla stessa causa.

Il fine è quello di impedire che vengano prese decisioni definitive di segno opposto, in contrasto tra loro sullo stesso processo.

In particolare, la litispendenza è disciplinata dall’art. 39 co. 1 c.p.c..

Tale articolo prevede che, qualora la medesima causa sia proposta dinnanzi a giudici diversi, quello successivamente incaricato, in qualunque stato e grado del processo, anche d’ufficio, debba dichiarare attraverso un’ordinanza la litispendenza.

In essa deve ordinare la cancellazione della causa dal ruolo.

Come viene incaricato il giudice in caso di litispendenza?

Ai sensi dello stesso articolo si applica poi il criterio della prevenzione, secondo cui viene preferito il giudice incaricato per primo e dovrà essere lui a decidere la causa.

Il criterio di prevenzione consiste nell’incaricare il giudice a cui giunge prima la notifica della citazione o il deposito del ricorso, a prescindere dalla validità e dal regolare instaurarsi del contraddittorio.

Nel caso in cui la notifica sia avvenuta nello stesso giorno si guarda la data di comparizione in tribunale più vicina.

Nelle ipotesi invece di giudizio promosso mediante ricorso si guarderà la data del deposito dello stesso.
Se depositati nello stesso giorno si guarderà l’orario del deposito.

Quindi, per individuare il giudice incaricato per primo si deve controllare la data di notifica dell’atto di citazione oppure la data del deposito del ricorso.

Questo poiché a partire da quel momento la causa è considerata pendente, sostanzialmente indicano il momento di inizio della lite.

Quando due azioni sono considerate identiche?

Perché due azioni possano dirsi identiche è necessario che le instaurino medesimi soggetti, quindi che le parti, attore e convenuto, siano le stesse e che abbiano stesso petitum e stessa causa petendi.

Per petitum si intende l’oggetto della domanda, comprensivo del bene materiale della lite e del tipo di provvedimento richiesto al giudice.

Per causa petendi si intende la giustificazione della domanda rivolta al giudice, il titolo giustificativo dell’azione.

Per giudici diversi invece si intendono giudici di uffici giudiziari diversi, non la pendenza della medesima causa innanzi a sezioni diverse del medesimo ufficio.

In quest’ultima ipotesi si avrà una riunione di giudizi identici davanti allo stesso giudice.

Inoltre, perché possa parlarsi di litispendenza occorre che le due cause identiche dinnanzi a giudici diversi pendano nel medesimo grado.

In caso di gradi di giudizio differenti si applicherà il meccanismo della sospensione e non della litispendenza.

Che cos’è la continenza di causa?

La litispendenza non deve confondersi con la continenza, che indica invece un’uguaglianza solo parziale tra due cause proposte ad uffici giudiziari diversi.

In questo caso avremo identità di soggetti e di causa petendi (titolo giustificativo dell’azione); mentre il petitum dell’una include il petitum dell’altra.

Ad esempio, se al primo giudice spetta l’accertamento di un diritto soggettivo e al secondo la condanna del convenuto, con riguardo allo stesso diritto.

Altro esempio è quello in cui al primo giudice viene richiesta la risoluzione del contratto e al secondo la risoluzione del medesimo, oltre che il risarcimento del danno della risoluzione.

Anche in questo caso la disciplina è volta ad impedire il formarsi di giudicati contraddittori.

L’art. 39 co. 2 c.p.c. stabilisce che, se il primo giudice è competente anche per la causa instaurata successivamente, il giudice adito per secondo dovrà dichiarare con ordinanza la continenza e fissare un termine alle parti per riassumere la causa dinnanzi al primo giudice.

Diversamente, se il primo giudice non è competente per la causa successivamente proposta, questi dovrà dichiarare la continenza e fissare il termine per la riassunzione con ordinanza.

Anche per la continenza, la prevenzione si individua dalla data dell’atto di citazione o del deposito del ricorso.

Per altre definizioni giuridiche, visitate il nostro glossario.

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