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Tempi della Giustizia in Italia, Regno Unito e Unione Europea | aivm.it

Il confronto tra i tempi della giustizia in Italia, Regno Unito e Unione Europea è, per il nostro Paese, impietoso.

Non è certo una novità constatare che i tempi della giustizia italiani siano piuttosto lenti. Tuttavia è sconfortante notare come le differenze rispetto ai paesi sopracitati siano abissali.

Una distanza difficilmente colmabile in tempi brevi, sebbene
il nostro sistema abbia fatto, in alcuni settori, dei piccoli passi in avanti.

Ciò nonostante, sia che si tratti di un processo civile, sia che si tratti di un processo penale, l’Italia non solo resta clamorosamente indietro nello smaltire i tempi rispetto al Regno Unito, ma è anche uno dei fanalini di coda in tutta Europa.

Le differenze nei tempi della giustizia durante un processo civile

Partiamo con una buona notizia.

Se, come detto, la strada per raggiungere gli altri paesi è ancora lunga per l’Italia, è corretto specificare che, negli ultimi anni i tempi della giustizia per i processi civili si sono piuttosto accorciati.

Dal 2012, anno in cui la media per concludere il primo grado di giudizio era di 608 giorni, i tempi sono gradualmente diminuiti, fino ad arrivare ai 360 di inizio 2018.

Un bel passo in avanti, certificato anche dalla classifica Doing Business sulla durata dei processi, dove l’Italia è passata nel 2018 dal 111esimo al 42esimo posto.

Tuttavia, questo trend positivo non è ancora sufficiente per colmare il gap con gli altri stati.

Escludendo l’utopico Lussemburgo – dove la maggior parte dei processi civili arriva alla sentenza di primo grado in meno di 100 giorni – anche la maggior parte dei paesi membri dell’Unione ha durate molto minori.

In Germania, per esempio, la media è di 192 giorni, mentre in Austria è di circa un terzo rispetto al nostro Paese, con 130 giorni.

Anche i paesi nordeuropei si attestano tutti (Finlandia esclusa) sotto la soglia dei 200 giorni.

Meno bene fanno invece Francia e Spagna, che sono fisse intorno ai 300 giorni. Esse sono quelle a cui l’Italia si è avvicinata di più, anche se un “sorpasso” sembra piuttosto improbabile.

Nel Regno Unito invece i tempi sono leggermente più lunghi rispetto a quelli del Nord Europa, anche se restano minori se confrontati all’Italia.
Si parla di circa 210 giorni per una sentenza, mentre di circa 437 per la conclusione dell’intero processo.

Per dire, in Italia la durata totale media di un processo con rito ordinario è di circa 840 giorni.

Le differenze nei tempi della giustizia durante un processo penale

Anche qui, possiamo partire da un dato incoraggiante.

Secondo il rapporto Cepej sui sistemi giudiziari europei nel 2018 infatti, l’Italia è il paese che, in termini di tempi della giustizia (almeno per quanto concerne le sentenze di primo grado), ha guadagnato di più.

Il nostro sistema è passato, nel giro di due anni, da 386 giorni necessari per la prima sentenza a circa 310.

Un trend positivo che dovrà assolutamente proseguire, anche perchè il terreno da recuperare è molto.

Nonostante i progressi, siamo ancora il fanalino di coda del continente, ultimi nell’Unione Europea in questa classifica.

In particolare, sempre prendendo in esame i dati forniti dal rapporto Cepej, possiamo notare come molti stati dell’UE siano riusciti a scendere sotto la soglia dei 100 giorni.

Tra essi troviamo, per esempio, la Danimarca, dove una sentenza di primo grado viene emessa in media dopo 38 giorni, o l’Austria, in cui arriva in 99 giorni.

Stati più grandi come Germania, Spagna o Svezia si assestano invece tutti tra i 100 e i 200 giorni.

Nei tribunali teutonici ci vogliono circa 117 giorni, e non è da escludere una discesa sotto i 100 entro pochi anni, mentre in quelli spagnoli e svedesi ci vogliono, rispettivamente, 163 e 133 giorni.

E nel Regno Unito? Nel Paese della Regina Elisabetta passano circa 10 settimane (72 giorni) tra la deposizione del caso in tribunale e la sentenza di primo grado.

Questo dato è ottenuto dalla media tra le 8 settimane necessarie ai casi discussi dai tribunali dei magistrati, e le 32 dei reati analizzati dalla corte della Corona.

Ovviamente, un risultato simile è possibile in quanto i casi giudicati dalla corte della Corona sono estremamente inferiori rispetto agli altri.

Dunque, al termine di questa carrellata di dati è facile intuire come i tempi della giustizia italiani siano ben lontani dall’essere accettabili.

Tuttavia, è lecito esercitare un leggero ottimismo visti i miglioramenti degli ultimi anni, a patto che questi non siano soltanto un fuoco di paglia.

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