Sei Vittima di Malagiustizia?

É importante non stare zitti, ma agire!

27 gennaio 2024

Il 27 Gennaio 2012 è stata fondata l’Associazione Italiana Vittime di Malagiustizia- AIVM e oggi, sabato 27 gennaio, sarà il dodicesimo anniversario.

In questi anni di attività l’Associazione è stata contattata da oltre quindicimila persone che ricercavano sostegno, consigli, supporto e la possibilità di raccontare le loro storie di malagiustizia.

Dal 2020, prima a causa della pandemia e in seguito alla riduzione del numero di volontari, AIVM non ha potuto dare risposta a tutte le numerose richieste di informazioni e supporto.

Ci scusiamo con tutte le persone alle quali non siamo riusciti a dare riscontro, augurandoci e confidando di poter riprendere l’attività dell’Associazione a pieno regime nel breve periodo.

Come sapete, l’attività dell’Associazione viene svolta a titolo gratuito, grazie al supporto dei volontari.

Ne approfittiamo per ringraziare tutti coloro che ci hanno sostenuto in questi anni.

Come Funziona

Tu ci segnali il tuo caso via modulo, e-mail (info@aivm.it) o telefono (+39 0266715134)

Noi analizziamo ed approfondiamo la tua vicenda

Ti consigliamo gratuitamente su quali azioni intraprendere e se e come proseguire

“Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia perché saranno saziati”

Vangelo Secondo Matteo, 5.6

Dicono Di Noi

"Stordite, incapaci di reagire, risucchiate in un labirinto senza uscita. Così le vittime di malagiustizia raccontano di essersi sentite il giorno in cui si sono trovate coinvolte in una vicenda giudiziaria di cui erano totalmente all’oscuro. Aivm ha raccolto la segnalazioni di 7 mila persone. Uomini, donne, giovanissimi e pensionati, oltre la metà nei guai con la giustizia penale, altri a causa di banali querelle familiari divenute per incanto tragedie apocalittiche."

Paola D’Amico, Corriere Della Sera

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Valentina, laureanda in giurisprudenza

“La lezione più grande che ho imparato in AIVM è che davanti ad una persona che ha il coraggio di parlare e di raccontarsi, il valore della nostra attività sta nel rispetto di ascoltare”.

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