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il diritto di opporsi

Just Mercy, tradotto in italiano come Il diritto di opporsi, è un film americano del 2019 che denuncia casi di malagiustizia realmente accaduti. Scopri di più in questo articolo!


Michael B Jordan e il premio Oscar Jamie Foxx sono i protagonisti del film Il diritto di opporsi diretto da Destin Daniel Cretton.

Ispirato al best-seller di Bryan Stevenson Il diritto di opporsi: Una Storia di Giustizia e Redenzione (Just Mercy: A Story of Justice and Redemption), il film racconta la battaglia del giovane avvocato Bryan contro le condanne ingiuste e a sfondo razziale nello Stato dell’Alabama.

Grazie al suo impegno Bryan riesce a dare sostegno legale ai detenuti nel braccio della morte che non hanno ricevuto un processo equo.

La Trama de “Il Diritto di Opporsi”

Monroeville, Alabama, 1987. Mentre rientra a casa dal lavoro, Walter McMillian (Jamie Foxx) viene arrestato con l’accusa di essere l’assassino di Ronda Morrison, giovane ragazza bianca uccisa un anno prima.

Sebbene le prove contro di lui non fossero schiaccianti, McMillian, che si dichiara innocente, viene incarcerato nel braccio della morte ancora prima che il suo processo abbia inizio.

Dopo una serie di difese fallimentari che hanno fatto perdere a McMillan la speranza di avere giustizia, sarà l’avvocato Bryan Stevenson, nel film interpretato da Michael B Jordan, ad incaricarsi del suo caso.

Prima di ottenere giustizia per McMillan e gli altri suoi clienti, Bryan dovrà scontrarsi con un sistema di corruzione, intrighi giudiziari e discriminazione razziale.

La Storia vera Dietro “Il Diritto di Opporsi”

Bryan Stevenson è cresciuto in una periferia povera, proprio come gli uomini che vuole aiutare. Nonostante la laurea ad Harvard e varie offerte di lavoro promettenti, il giovane avvocato decide di trasferirsi in Alabama per difendere gli afroamericani ingiustamente condannati.

Bryan non riceve un benvenuto caloroso da parte della comunità locale, ma trova un appoggio nell’amica e collega Eva Ansley (nel film Brie Larson), con la quale nel 1989 fonda la Equal Justice Initiative, associazione no profit che ancora oggi combatte contro le ingiustizie.

Il primo caso, e anche il più controverso, che Bryan dovrà affrontare è proprio quello di Walter McMillan, condannato alla sedia elettrica sulla base di una falsa testimonianza fornita da Ralph Meyers, uomo coinvolto in un altro caso di omicidio che confesserà di aver subito pressioni e minacce dalla polizia per rilasciare quella testimonianza.

Bryan riesce ad ottenere un nuovo processo per McMillian, durante il quale presenta nuove prove, mai esaminate fino ad allora, che testimoniano l’innocenza del suo cliente, inclusa l’ammissione di falsa testimonianza di Meyers. Tutto lascia sperare che finalmente si possa fare giustizia per Walter, ma un mese dopo l’udienza, il giudice riconferma la pena di morte.

Senza mai perdere la speranza, Bryan si appella in seguito alla Corte Suprema dell’Alabama chiedendo di far cadere ogni accusa contro il suo cliente. A sorpresa, la richiesta viene sostenuta anche dal procuratore Chapman, che fino a quel momento si era opposto alla scarcerazione.

Walter McMillian è finalmente libero dopo anni di ingiusta detenzione.

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