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Charles Fain, condannato per abusi sessuali e omicidio, è rimasto nel braccio della morte da innocente per diciotto anni, fino a quando il test del DNA lo ha scagionato.

Vi proponiamo un articolo di Angela Marino pubblicato su “fanpage.it” riguardo all’assassinio della piccola Doralyn Johnson.


Angela Marino, Fanpage.it, 5 Maggio 2020

Charles Fain, condannato per abusi sessuali e omicidio è rimasto nel braccio della morte da innocente per diciotto anni, fino a quando il test del DNA lo ha scagionato, facendo riaprire l’omicidio della piccola Daralyn Johnson, 9 anni, violentata e uccisa nel 1982 in Idaho.

Il vero colpevole, già in carcere per abusi sessuali su un’altra vittima, è stato identificato oggi grazie al test genetico su un pelo trovato sul corpo della piccola.

Dopo 38 anni il vero colpevole dell’omicidio della piccola Daralyn Johnson, 9 anni, violentata e uccisa, è stato identificato grazie al test  del DNA.

Si tratta di David Dalrymple, già in carcere abusi sessuali su minori e sospettato di aver commesso altri crimini di questo genere.

Per l’omicidio della piccola un innocente è stato nel braccio della morte per diciotto anni, finché il DNA ha dimostrato che non aveva niente a che fare con l’assassinio della bimba.

L’Omicidio della Piccola Daralyn Johnson

I fatti risalgono al 1982. Il 24 febbraio, la piccola Daralyn lasciò la sua casa a Nampa, intorno alle 8 del mattino, per andare alla scuola elementare ‘Lincoln‘, dove non è mai arrivata. La piccola è stata catturata dal suo assassino nel breve tragitto fino al plesso scolastico.

Per giorni è stata cercata nelle campagne intorno a Nampa, fino a quando un gruppo di pescatori si è imbattuto nel suo cadavere, emerso da una fossa poco profonda lungo il fiume Snake.

La bambina, come rivelerà l’autopsia, era stata aggredita, stuprata e annegata.

La Scarcerazione di Charles Fain

Le indagini inclusero nella rosa dei sospettati alcuni residenti locali, tra cui Charles Fain, vittima di un drammatico errore giudiziario.

All’epoca 34enne, Fain consegnò volontariamente un campione di capelli perché fosse confrontato con alcuni peli pubici ritrovati sul cadavere della bimba.

Si ritiene che fossero contestuali agli abusi. Agli albori delle analisi del DNA, gli scienziati ritennero che quei capelli fossero ‘simili‘ ai peli campionati sul corpo.

Fain fu condannato e mandato nel braccio della morte, dove è rimasto fino all’età di 52 anni, quando, nel 2001, è stato scagionato da un moderno test del DNA.

La Riapertura del Caso

La scarcerazione di Fain ha automaticamente riaperto le indagini sulla morte di Daralyn.

Nel 2011 un tenente dell’ufficio dello sceriffo della Contea di Canyon ha seguito le tracce del killer in Arizona, California, Nevada, Wyoming, Oregon e Oklahoma, e ha controllato il DNA di oltre una dozzina di sospettati. 

Nel 2018, l’ufficio dello sceriffo ha inviato uno dei peli pubici conservati come reperti a un laboratorio dell’Università della California,specializzato nella ricostruzione delle genealogie. Così gli investigatori sono arrivati alla famiglia Dalrymple.

Incastrato dal DNA

Dopo aver escluso tutti i componenti maschili della famiglia che avevano un alibi, gli inquirenti sono arrivati a David Dalrymple, all’epoca dei fatti residente a Nampa, lungo il percorso in cui la ragazzina andava a scuola.

Il 62enne è stato interrogato in prigione, dove era rinchiuso per abusi sessuali su un altro bambino. Ha negato di essere a Nampa in quel periodo, tuttavia, gli investigatori sono stati in grado di confutare i suoi vari alibi. 

Oggi le autorità hanno motivo di ritenere che l’indagato abbia fatto del male a diverse altre vittime.

Lo scagionamento di Charles Fain ha ispirato la creazione dell”Idaho Innocence Project‘, un progetto, cui Fain ora lavora volontario, sostenendo le vittime di errore giudiziario. Non ha mai ricevuto un risarcimento dallo Stato.

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