AIVM si è chiesta se il dispositivo del Tribunale di Sorveglianza di Milano per l’affidamento ai servizi sociali dell’ex presidente del Consiglio Berlusconi sia il frutto di una benevolenza o di una sensibilità equilibrata dei giudici.
L’Associazione Italiana Vittime di Malagiustizia (o giustizia malata, come l’ha definita il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Rodolfo Sabelli) si è chiesta se il dispositivo del Tribunale di Sorveglianza di Milano per l’affidamento ai servizi sociali dell’ex presidente del Consiglio Berlusconi – quattro ore in mezzo agli anziani della Sacra Famiglia nell’hinterland milanese – sia il frutto di una benevolenza o di una sensibilità equilibrata dei giudici.
L’Associazione è subissata, in questo periodo, di chiamate e di messaggi del seguente tenore: il dispositivo emesso dal Tribunale di Sorveglianza milanese non ha rispettato lo storico Motto “La legge è uguale per tutti” affisso in bella mostra in tutte le Aule dei Tribunali Italiani. Indiscutibilmente il provvedimento che riguarda Berlusconi è di parte a tutto campo.
Ecco i risultati raccolti via Facebook :
La stragrande maggioranza, 78%, è dell’avviso che il provvedimento riguardante l’affidamento ai servizi sociali sia frutto di una benevolenza, nessun altro nominativo avrebbe avuto lo stesso trattamento.
Solamente il 13% pensa che il dispositivo sia stato giusto.