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Massimiliano Olivieri è solo l’ultimo caso di malagiustizia. Ti svegli per andare a pescare e ti ritrovi in carcere per traffico di droga.


La vicenda

La storia di Massimiliano Olivieri ha dell’incredibile. Trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Questo sbaglio, però, è costato 7 mesi di carcere ad un’innocente.

Ritorniamo indietro a quella mattina di maggio del 2012.

Massimiliano Olivieri esce di casa per andare a pescare, parcheggia il suo scooter e si sporge dallo scolmatore. Vuole controllare la situazione dell’acqua. E’ proprio in quel momento che si accorge di uno zaino appoggiato ad un gommone che sembra essere abbandonato.

Massimiliano si avvicina, lo apre e prende in mano il contenuto.

La curiosità uccide il gatto.

Non fa in tempo a fare altro, dei carabinieri lo arrestano. Questo è l’esatto momento che da l’inizio al calvario di Massimiliano Olivieri.

Sul gommone erano presenti 8 zaini contenenti cocaina per un totale di 213 kg. Erano stati trovati precedentemente e i carabinieri si erano appostati per cogliere sul fatto chiunque sarebbe arrivato per recuperarli.

La sentenza

Come già detto, Massimiliano si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato. Venne arrestato con l’accusa di traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

Iniziano le indagini e vengono sequestrati telefono, computer, analizzati i tabulati telefonici e i mozziconi di sigaretta trovati nei pressi del gommone. Niente, nessun indizio sembra sostenere le accuse. Inoltre, come avrebbe potuto trasportare 213 kg di droga sullo scooter?

A quel punto, Massimiliano venne rinviato a giudizio per detenzione di droga ai fini di spaccio.

Il pm aveva chiesto una condanna a 4 anni di carcere. Fortunatamente, dopo più di 6 mesi di carcerazione, finalmente cadono tutte le accuse.

Massimiliano commenta così quanto accaduto:

“I magistrati si sono subito resi conto che non ero un narcotrafficante, ma volevano farmi pagare il possesso di quei cinque chili di cocaina. Io credo che, nel momento in cui si sono accorti che non ero la persona che cercavano, e dunque che la loro operazione era andata male, hanno pensato che qualcuno dovesse comunque pagare. E invece ero innocente, mentre ancora oggi i veri colpevoli non sono stati scovati“.

Dopo essere stato assolto da 3 giudici, Massimiliano ha richiesto il risarcimento danni e noi ci auguriamo che finalmente giustizia sia stata fatta.

Un altro innocente era stato scambiato per narcotrafficante. Clicca qui per leggere la sua storia!

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