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Il Presidente della Repubblica Mattarella ricorda la strage dell'Italicus | aivm.it
Una foto del treno dilaniato dall’esplosione della bomba
Fonte Immagine: Notizie.yahoo.com

Sulle pagine di “Repubblica” dell’edizione del 4 agosto 2019, è presente un un articolo dove il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e la Presidente del Senato, Elisabetta Casellati, ricordano la strage dell’Italicus.


Una bomba esplose sul treno che viaggiava sotto la galleria Direttissima: morirono 12 persone e 50 furono ferite.

Il Capo dello Stato: “Colpendo cittadini innocenti, la bomba voleva colpire la Repubblica.

“Quarantacinque anni or sono dodici persone inermi persero la vita a causa di un ordigno ad alto potenziale, collocato da sanguinari terroristi ed esploso sul treno Italicus, all’uscita della grande galleria dell’appennino, vicino alla stazione di San Benedetto Val di Sambro.

I procedimenti giudiziari non hanno potuto portare a sentenze definitive di condanna e il mancato accertamento di così gravi fatti interpella le coscienze di ciascuno.

Si tratta di una lesione al principio di giustizia solennemente affermato dalla nostra Costituzione, a cui una comunità democratica non può mai rassegnarsi”.

Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ricorda la strage dell’Italicus, forse la più “dimenticata” tra quelle che hanno insanguinato l’Italia.

Una bomba esplose nella notte tra il 3 e il 4 agosto del 1974 sul treno sotto la galleria Direttissima, in provincia di Bologna, e fece 12 morti e 50 feriti.

“Colpendo cittadini innocenti, la bomba – aggiunge il Capo dello Stato – voleva colpire la Repubblica e la convivenza civile degli italiani.

Le indagini e i processi, pur non giungendo all’identificazione dei terroristi esecutori, hanno confermato il legame con altri attentati e con la strategia destabilizzante ordita in quegli anni.

La matrice neofascista è resa esplicita nella sentenza della Cassazione e poi nelle stesse conclusioni della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla loggia P2″.

“Numerosi – ricorda Mattarella – furono i feriti.

Il ferroviere Silver Sirotti riuscì a salvare diversi viaggiatori imprigionati dalle fiamme, ma pagò con la morte quel gesto eroico di altruismo e solidarietà umana, espressione di autentico senso del dovere.

In questo triste anniversario desidero esprimere la mia vicinanza ai familiari e a quanti sono rimasti segnati dalle ferite e dal dolore”.

“La ferma risposta del popolo italiano – conclude il Capo dello Stato – sconfisse allora le trame oscure e criminali, difendendo l’ordine democratico.

La solidarietà del Paese raccolta intorno ai beni cruciali e indivisibili della libertà e del rispetto della vita delle persone resta la risorsa contro l’insorgere di qualunque minaccia o di ogni forma di violenza”.

“Ancora oggi, a quasi mezzo secolo di distanza, non è stata fatta piena luce sulla strage dell’Italicus – dice la presidente del Senato, Elisabetta Casellati. Una lacuna grave e inaccettabile che va colmata al più presto”.

“Il dolore dei familiari e lo squarcio aperto nella coscienza degli italiani, possono essere leniti – aggiunge – solo giungendo ad un esito giudiziario certo e definitivo che non si fermi solo alla matrice terroristica dell’attentato ma chiarisca tutte le responsabilità riaffermando così, in maniera inamovibile, i principi di giustizia e legalità su cui si fonda lo Stato di diritto.

In questa giornata di commemorazione, voglio esprimere tutta la mia vicinanza – conclude Casellati – alle famiglie delle vittime e ribadire la più ferma condanna a tutti gli atti di natura terroristica che ancora oggi, in tutto il mondo, mirano a colpire persone innocenti e a mettere in discussione la stabilità delle istituzioni democratiche”.

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