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Procedimento di riparazione per il caso Belsito: Romolo Girardelli riceverà più di ventimila euro come risarcimento per la sua ingiusta detenzione.


Massimiliano Salvo, La Repubblica, 2 Luglio 2020.

Più di ventimila euro di risarcimento, per 87 giorni «di ingiusta detenzione».

Vale a dire: 235,82 euro per ogni notte passata in carcere. Lo ha deciso la Corte di Appello di Genova con un’ordinanza arrivata al termine del procedimento di riparazione, ovvero quella procedura prevista per rimediare agli errori della giustizia. Protagonista della vicenda è Romolo Girardelli, destinatario della misura di custodia cautelare in carcere del Gip del Tribunale di Milano che il 23 aprile del 2013 portò a diversi arresti, tra cui il suo e quello dell’ex tesoriere della Lega Francesco Belsito.


Il Tribunale di Genova, risultato nel frattempo competente per questa vicenda, ha assolto Girardelli – nella vicenda appalti per Fincantieri ed altre aziende -nel giugno 2019 con la formula «perché il fatto non sussiste». Ma data l’accusa iniziale nei sui confronti di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati di appropriazione indebita, riciclaggio e truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, Girardelli è rimasto in custodia cautelare dal 24 aprile al 19 luglio 2013.

Nell’ordinanza della Corte di Appello, datata 19 giugno 2020 ed emessa dalla seconda sezione penale in funzione di Giudice della Riparazione, si legge: «I contenuti delle intercettazioni non sono tali da consentire quantomeno la connivenza di Girardelli Romolo rispetto alla prospettazione delle asserite attività illecite». E ancora: «Dall’esame dell’ordinanza che ha disposto la custodia cautelare – continua – non emergono elementi che possano davvero far ritenere che vi fosse uno specifico accordo associativo tra Girardelli Romolo e i coimputati».


«La pronuncia costituisce un primo passo per la riabilitazione umana e familiare di Romolo Girardelli», ricorda il suo legale, l’avvocato Giuseppe Maria Gallo. «È significativo sottolineare che il giudice di secondo grado genovese non ha esitato ad affermare che difettassero tutti i presupposti per arrestare il Girardelli relativamente alla vicenda Belsito
e, soprattutto, in ordine a tutte quelle squallide storie di riciclaggio e dell’affare diamanti della Tanzania, che non hanno peraltro mai trovato rispondenza nel capo di imputazione e negli atti del dibattimento».

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