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Un Centro D'Ascolto Sugli Errori Giudiziari | aivm.it

Il Giorno (Quotidiano Nazionale) parla dell’Associazione Italiana Vittime di Malagiustizia nella sua pagina dedicata al volontariato.
Qualcuno oggi dorme sotto i ponti della Stazione Centrale, dopo aver perso soldi, lavoro e famiglia. Qualcun altro non ce l’ha fatta. Preferendo togliersi la vita mentre stava “dentro” per sbaglio. Stiamo parlando delle persone vittime di errori giudiziari, finite in carcere anche se innocenti. E magari prima di una sentenza favorevole. A Milano da due anni un’associazione pensa a loro, offre ascolto e, dove necessario, sostegno legale: l’Aivm, Associazione italiana vittime malagiustizia (02.66715134, www.aivm.it). Nata in seguito a un’esperienza personale del fondatore e presidente, Mario Caizzone. «Basta un avviso di garanzia -ricorda senza entrare nello specifico – e perdi tutto: dignità, amici, attività, conto in banca…».

ANZITUTTO, l’ Aivm è centro d’ascolto. «Ci contattano da tutta Italia. Gente spesso senza avvocato né il becco di un quattrino». Dal sostegno morale si passa all’assistenza di giuristi volontari. «Ci fu il caso di un imprenditore siciliano che rischiava di perdere le sue proprietà perché magistrato e legale della controparte erano parenti. Siamo riusciti a intervenire». Sui motivi dell’emergenza, Caizzone vede due colpevoli: «Menefreghismo e scarsa professionalità. Si è mai visto un giudice chiedere scusa?». Ora l’associazione è diventata interlocutore del governo. «In ottobre la Commissione Giustizia della Camera ci ha chiesto un parere sulla carcerazione preventiva. E dopo un incontro con il senatore Dario Stefanò, abbiamo cominciato a lavorare a un progetto sul patrocinio gratuito. Occorre garantire un avvocato d’ufficio a chi si ritiene danneggiato dall’ingiustizia».

A breve il gruppo di lavoro formulerà una proposta di legge. Una curiosità: l’associazione sembra essere nella rosa delle possibili destinazioni, per il periodo in cui dovrà svolgere i servizi sociali, dell’ex premier Silvio Berlusconi. «Siamo stati contattati da alcune persone vicine a lui – assicura Caizzone – e credo che, con la sua esperienza, l’ex premier potrebbe essere di grande conforto a chi ci chiama ogni giorno».

Fonte: il Giorno, L.S.

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