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Errori Giudiziari, Quanto Costano Allo Stato? Ecco le Corti Peggiori

Vi siete mai chiesti quanto sia il costo degli errori giudiziari? Scopritelo leggendo la nostra rassegna stampa!


Isabella Policarpio, Money.it, dicembre 2019.

Il 2019 sta per chiudersi, e nelle Corti italiane si fa la conta degli errori giudiziari. Quest’anno sul podio delle peggiori troviamo Catanzaro, Napoli e Roma. Quasi 56 euro al minuto tra risarcimenti e indennizzi da parte dello Stato.

Corti italiane ed errori giudiziari, quali sono le peggiori e quanto costano allo Stato?

Purtroppo i dati non sono affatto rassicuranti: circa il 20% delle custodie cautelari in carcere si rivelano non necessarie e gli errori giudiziari sono costati alle casse dello Stato 23 milioni di euro, e questo solamente per il 2018. Dagli inizi degli anni ‘90 ad oggi la spesa complessiva è stata di 800 milioni di euro, tra risarcimenti e indennizzi.

I dati aggiornati al 2018 rivelano che le Corti italiane che registrano il maggior numero di errori sono CatanzaroNapoli e Roma, ma c’è da dire che solo l’80% delle Corti ha comunicato i propri malfunzionamenti, cosa che potrebbe anche alterare la classifica.

Intanto l’Unione delle Camere penali ha creato un vero e proprio osservatorio degli errori giudiziari online, dove poter consultare quali e quanti strafalcioni vengono commessi dalle Corti. I dati sono stati elaborati in occasione di un convegno tenutosi a Milano lo scorso settembre, organizzato dall’Ordine degli avvocati. Ecco quanto è emerso.

Errori giudiziari, quali sono le peggiori Corti italiane?

La maglia nera per il numero di errori giudiziari è della Corte di Catanzaro, seguita da quella di Napoli e terza sul podio dei peggiori la Corte di Roma. È quanto è emerso dal convegno “Errori giudiziari e ingiusta detenzione: perché non possiamo non parlarne” tenutosi a Milano a settembre, occasione in cui è stato fatto il punto della percentuale di malfunzionamenti della giustizia italiana nel corso del 2018.

Un’occasione che ha coinvolto non solo avvocati e giuristi ma anche molti cittadini, interessati a conoscere lo stato della Giustizia italiana. Sono proprio i comuni cittadini, infatti, ad essere coinvolti e a subire gli effetti delle lungaggini giudiziarie e, nei casi più gravi, degli errori delle Corti. Basti pensare che solo nel 2018 si è registrato che ogni 8 minuti una persona subisce la custodia cautelare in carcere rivelandosi poi innocente.

L’ammontare di questi veri e propri strafalcioni è dannoso sotto molti aspetti: mette a rischio la sicurezza e la libertà dei cittadini, accresce la sfiducia nei confronti della Giustizia e costa diversi milioni di euro allo Stato, che deve risarcire i cittadini degli errori commessi. Solo nel 2018, lo Stato ha elargito ben 23 milioni di euro di risarcimento danni a causa degli errori di giustizia.

Dati alla mano, lo scenario non è affatto rassicurante. Bisogna poi considerare che non sempre le Corti comunicano il numero esatto dei loro malfunzionamenti interni che, secondo Enrico Costa (ex membro della Commissione Giustizia alla Camera) sono almeno il 20% in più di quelli dichiarati.

Errori giudiziari, possibile evitarli?

I problemi della Giustizia italiana sono tanti, e questo è cosa ormai nota. Primo tra questi il sovraffollamento dei carichi pendenti che va ad ingolfare un sistema che già fa acqua.

L’Unione delle Camere penali ha istituito un un vero e proprio osservatorio sui malfunzionamenti giudiziari; forse questa non sarà la soluzione agli errori, ma senza dubbio contribuirà ad aumentare la sensibilità verso il problema. Difatti, il compito dell’osservatorio sarà quello di creare una banca dati degli errori, dei ritardi e dei malfunzionamento delle Corti italiane, consultabile in ogni momento. In questo modo stilare la classifica delle Corti peggiori e di quelle più virtuose sarà ancora più facile. Si spera ovviamente che questa iniziativa possa tradursi in un impulso a far meglio e non in una mera elencazione di tutti gli strafalcioni giudiziari.

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