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La Responsabilità Civile Del Giudice: di cosa parliamo? | aivm.it

In questo glossario giuridico vi spieghiamo cosa si intende per responsabilità civile del giudice e da quale legge è regolata. Leggi l’articolo per saperne di più!


Introduzione

La responsabilità civile del giudice è regolata dalla dalla legge n. 117 del 13 aprile 1988 (anche chiamata “legge Vassalli“), poi modificata dalla Legge n° 18 del 2015. Questa legge ha cercato di mettere d’accordo i due principi della responsabilità civile dei giudici con il bisogno di proteggere la loro indipendenza e autonomia.

C’è una responsabilità diretta dello Stato e indiretta del magistrato. Questo significa che, se ritieni di aver subito un danno, puoi agire solo verso lo Stato, a meno che non succeda quanto dice l’ art. 13, comma 1 della Legge Vassalli.

Questo articolo prevede che, se il magistrato ha causato un danno, commettendo un reato, puoi procedere con l’azione civile per il risarcimento nei confronti del magistrato e dello Stato.

Il risarcimento comunque resta sempre a carico dello Stato, nel senso che non puoi fare causa direttamente al giudice, ma allo Stato.

Un’innovazione della legge del 2015 è data dalla possibilità che hai di chiedere un risarcimento quando il giudice sbaglia a interpretare fatti o prove, a causa di una sua noncuranza ingiustificata.

Specifichiamo che il giudice non ha responsabilità nell’interpretare norme di diritto, né nel valutare il fatto e le prove.

In Quali Casi Puoi Chiedere un Risarcimento?

Dolo o Colpa Grave

La colpa grave si presenta se il giudice:

  • Viola evidentemente la legge e anche il diritto dell’Unione Europea
  • Mal interpreta fatti o prove
  • Afferma l’esistenza di un fatto che gli atti del processo, al contrario, escludono chiaramente
  • Nega un fatto che risulta invece certo dagli atti del processo
  • Emette un provvedimento cautelare personale o reale al di fuori dai casi consentiti dalla legge o senza motivazione. Nel primo caso decide cioè di limitare la libertà personale di qualcuno, nel secondo caso decide di sequestrare i suoi beni economici.

Diniego di Giustizia

Si parla di diniego di giustizia se:

  • C’è un rifiuto, un ritardo o una mancanza del giudice quando egli compie un atto di ufficio e sono trascorse inutilmente le scadenze perchè questo atto sia valido.
  • Hai fatto richiesta in cancelleria (ufficio presente in ogni tribunale, sotto la direzione di un cancelliere) per ottenere il provvedimento e sono passati inutilmente ancora 30 giorni dal momento della richiesta.

Se la mancanza o il ritardo riguardano la libertà personale, allora la scadenza è ridotta a 5 giorni.

Danni Risarcibili

danni risarcibili possono essere di due tipi:

  • Danni patrimoniali: il tuo patrimonio economico diminuisce come conseguenza dell’azione di chi causa il danno (in questo caso il giudice)
  • Danni non patrimoniali: un trauma che ti danneggia dal punto di vista emotivo, mentale o fisico.

La Domanda di Risarcimento

Puoi fare domanda di risarcimento solo dopo che hai usato tutti gli altri possibili mezzi e rimedi contro il giudice ed entro tre anni dalla sentenza di condanna.

Ti ricordiamo che chi subisce il danno non può agire direttamente nei confronti del giudice, ma contro lo Stato, precisamente verso la persona del Presidente del Consiglio dei Ministri.

Nel caso in cui venga accettata la domanda, lo Stato avrà azione di rivalsa nei confronti del magistrato, cioè gli chiederà un compenso economico.

La somma di denaro chiesta con la rivalsa, non può superare la metà dello stipendio annuale che il magistrato guadagnava quando hai fatto domanda di risarcimento.

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