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In Che Cosa Consiste La Mediazione Civile | aivm.it

Che cos’è la mediazione civile? Cerchiamo di capirlo spiegando questo meccanismo che non è sempre chiara.


Che Cos’è La Mediazione Civile

La mediazione è un metodo di risoluzione stragiudiziale delle controversie, cioè la risoluzione della lite senza ricorrere al giudice.

Le parti in causa si rivolgono ad un soggetto terzo e imparziale per trovare un accordo e concludere così la disputa che riguardi il diritto civile.

La mediazione è stata introdotta nel sistema italiano nel 2011 e può essere obbligatoria oppure facoltativa.

In particolare, quella obbligatoria è stata introdotta nell’ordinamento italiano con il Decreto Legge n. 69/2013 per alcune materie specifiche.

Tra queste, ad esempio, ci sono le liti sui diritti reali, le successioni ereditarie, i patti di famiglia, il condominio, ecc.

In caso di mediazione obbligatoria, le parti devono necessariamente cercare un accordo con la mediazione.

Se questo tentativo fallisce, le parti potranno rivolgersi al giudice.

Se, invece, le parti decidono liberamente di avvalersi della mediazione, anche se non prevista dalla legge per la loro lite, si dice che la mediazione è facoltativa.

Anche se non obbligati dalla legge, per poter risolvere la lite, le parti preferiscono utilizzare questo tipo di mediazione perché permette di trovare un accordo in tempi brevi.

Chi È Il Mediatore

Il mediatore è colui che riveste un ruolo primario all’interno della procedura.

Deve essere imparziale rispetto alle parti, quindi non deve essere legato ad alcuna di esse da “rapporti di collaborazione, di dipendenza o di rappresentanza” (art. 1754 c.c.).

Può essere nominato direttamente dall’organismo di mediazione competente oppure indicato dalle parti, previo accordo congiunto.

Il suo compito è quello di comprendere gli interessi fondamentali per le parti e guidarle durante la procedura, facilitando il dialogo e la fiducia tra esse, affinché possano raggiungere un accordo che le soddisfi.

Il Procedimento Di Mediazione

La mediazione inizia con la domanda di una delle due parti.

Deve essere presentata all’organismo di mediazione territorialmente competente.

È possibile che in uno stesso territorio ci siano più organismi di mediazione e che la domanda sia presentata a più di uno di essi.

In questi casi sarà competente l’organismo che per primo ha ricevuto la domanda, per evitare che ci siano due accordi differenti sulla medesima lite.

L’organismo competente, dopo aver ricevuto la domanda, deve fissare un primo incontro tra le parti entro 30 giorni dal deposito della stessa.

A questo punto, la parte che ha presentato la domanda dovrà comunicare (tramite notifica) all’altra parte la data dell’incontro, invitandola a partecipare.

L’altra parte potrà decidere di non partecipare alla mediazione dichiarando di non voler aderire oppure semplicemente non presentandosi all’incontro.

In quest’ultimo caso, il procedimento si chiude con verbale di mancato accordo.

Se l’altra parte aderisce alla mediazione, il procedimento prosegue e può articolarsi in uno o più incontri, ma in ogni caso non può durare più di 3 mesi dal deposito della domanda di mediazione.

La mediazione si svolge privatamente e il mediatore ha obbligo di riservatezza con riferimento a quanto riportato dalle parti e a quanto appreso da esse.

Il mediatore può incontrare le parti anche separatamente.

Avrà comunque l’obbligo di segreto su quanto raccontatogli, salvo che una delle due parti lo autorizzi espressamente a riferire tali informazioni all’altra.

Conclusione Della Mediazione Civile

Se le parti non trovano un accordo, la mediazione ha esito negativo e si chiude con verbale di fallita conciliazione, redatto dal mediatore.

Se, invece, si chiude con esito positivo, il mediatore forma un processo verbale al quale allega l’accordo raggiunto e che dovrà essere sottoscritto sia dalle parti che dai loro avvocati.

Tale accordo ha efficacia di titolo esecutivo.

Per altre nozioni, continuate a seguire il nostro glossario giuridico.

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