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Scopriamo la vicenda di Joseph Ligon, cittadino americano entrato in carcere nel 1953 e rilasciato dopo 68 anni.


Angela Marino, Fanpage, 17 Febbraio 2021

In carcere dall’età di 15 anni per due omicidi che afferma di non aver commesso, è tornato a essere un cittadino libero dopo 68anni quando il suo ergastolo è stato dichiarato incostituzionale.

Tutti i suoi cari oggi sono morti, ma Joseph Ligon, 83 anni, cittadino americano, ha fatto sapere di voler vivere pienamente i suoi anni da uomo libero.

Con la condannata incassata, Ligon è stato il detenuto minorenne che ha trascorso più tempo dietro le sbarre. Quasi sette decenni dopo il verdetto, l’11 febbraio scorso, è uscito dalla prigione federale da uomo libero.

Era stato condannato all’ergastolo per aver preso parte a una serie di rapine e aggressioni con un gruppo di adolescenti che provocarono la morte di due persone, a Philadelphia, nel 1953.

Nonostante la condanna Ligon ha sempre affermato di non aver causato direttamente gli omicidi.

Il suo rilascio è stato possibile grazie all’impegno dei suoi legali e del progetto Youth Sentencing & Reentry (YSRP) di Philadelphia che sta lavorando ancora oggi per rendere la sua transizione alla vita post-carceraria il più agevole possibile.

L’ex detenuto si sta ambientando in un mondo completamente nuovo.

“Per quanto il mondo sia cambiato da quando il signor Ligon è andato in prigione per la prima volta, è cambiato anche lui. La sua esperienza nel tornare come un uomo nuovo è fondamentalmente”, ha detto Eleanor Myers, consulente senior di YSRP.

“È incredibilmente allegro e stupito dai cambiamenti avvenuti a Filadelfia dal 1953, in particolare dagli edifici alti”. “Quello che gli manca di più, però, sono le persone che ha lasciato entrando in carcere e non ha più ritrovato”.


Se ti è piaciuta questa notizia e vorresti leggere di più sui casi di malagiustizia americani, ti consigliamo il nostro articolo su George Stinney Jr.

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