55enne avvocato scriveva le sentenze, falsificando le firme dei magistrati.
Dal Corriere della Sera online del 23 Aprile 2016.
Sono le vicende come questa che spingono noi di AIVM a continuare con passione il nostro lavoro ogni giorno, in difesa di tutte le vittime dei comportamenti arbitrari esercitati da chi amministra la giustizia.
I clienti si aspettavano da lei che li aiutasse le loro grane amministrative: ipoteche, contenziosi, recupero crediti. Lei, una 55enne avvocato del Foro di Varese, dopo un po’ si presentava tutta sorridente: «Abbiamo vinto la causa». Presentava una sentenza con firma di un giudice, si prendeva i ringraziamenti e intascava la parcella. Peccato che fosse tutto falso: le sentenze le scriveva lei, falsificando le firme dei magistrati. Ora la professionista è indagata per truffa aggravata, falsità materiale commessa da privato, falso in atto pubblico ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni.
Le indagini, condotte dalla Digos e coordinate dal pm di Varese Annalisa Palomba, sono partite dopo le denunce presentate da una decina di clienti, che hanno segnalato presunte irregolarità nella gestione delle tutele legali. Si erano rivolti all’avvocato nell’ambito di procedimenti civili, tra cui richieste di tutela per liberazione d’immobili da ipoteche, contenziosi societari e riscossione di crediti. Per giustificare le parcelle e mostrare di aver ottenuto risultati positivi, la professionista avrebbe contraffatto sentenze o scritto addirittura provvedimenti di sua mano, falsificando la firma del giudice.
