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In questo articolo vi parliamo della vicenda giudiziaria di Antonino Spanò, ex carabiniere che è stato condannato all’ergastolo dopo l’accusa di omicidio di un suo conoscente.


Giuseppe Messina ha scritto “il caso Spanò” identificato come uno degli errori giudiziari più gravi della storia giudiziaria italiana. In questo articolo parliamo della vicenda giudiziaria di Spanò che ottenne la libertà dopo 21 anni di carcere.

Il caso

Era la sera del 4 ottobre 1945, precisamente tra le 21 e le 21.30 quando si verificò il caso che coinvolse l’ex carabiniere Antonino Spanò con l’accusa di omicidio.

Quella sera, in un paesino in provincia di Messina stava rientrando a casa propria un amico di Antonino Spanó, Francesco Baratta, quando tre malviventi con il volto coperto lo colpirono con un forte colpo alla testa.

Con l’inganno si erano fatti aprire dal campiere Sebastiano Martelli ed erano riusciti a entrare colpendo Baratta, che cadde a terra e morí. Quella stessa sera, Antonino Spanó stava rientrando nella propria abitazione.

Dopo le indagini, Sebastiano Martelli, che all’inizio disse di non aver riconosciuto nessuno dei malviventi, accusò Spanó di essere lui il colpevole.

Spanò viene così arrestato nel carcere di Racuja dove trascorse 21 anni di carcere.

Le Accuse

Spanó era stato fino al 1940 il campiere dell’avvocato Baratta, che lo licenziò per una presunta speculazione. Questa fu uno dei motivi per cui ottenne l’accusa di omicidio dell’avvocato.

I moventi furono due: il licenziamento del contadino da parte dell’avvocato Baratta e una presunta lite che era avvenuta tra l’ex campiere e Baratta per il possesso di un’asina.

Dopo l’arresto di Spanó, seguì un breve e lacunoso processo che si concluse nel 1947 con la sua condanna all’ergastolo per l’omicidio dell’avvocato e amico Baratta.

La Corte d’Assise condannò Spanò “alla pena dell’ergastolo, all’intersezione perpetua dei pubblici uffici, alla perdita della patria potestà, dell’autorità materiale e della capacità di testare ed alle spese processuali”.

Il Processo

Dopo le accuse di omicidio, la polizia arrestò Spanó nonostante il suo alibi di ferro. Alle 19,30, l’ex carabiniere si trovava presso la sua abitazione in Sambuco, distante dal luogo del delitto.

Molti testimoni avevano confermato questa versione, ma il giudice non gli credette perché diede credito a quanto detto dalla vecchia domestica dell’avvocato Baratta, cieca e sorda, che ritratterà la sua versione anni dopo.

Altra testimonianza derivò dal figlio Martelli, che affermò che Antonino Spanó avrebbe potuto avere tutto il tempo per recarsi presso la dimora, data la distanza di solo un’ora di macchina.

La difesa chiese anche l’esperimento giudiziario, che il giudice rifiutò, di verificare davvero le distanze tra le due case: avrebbe provato che era quasi impossibile per Antonino Spanó trovarsi a casa di Baratta alle 21, ora dell’omicidio.

L’ex carabiniere viene così condannato a passare il resto della sua vita in carcere, sull’isola d’Elba, con l’accusa di omicidio.

La Scarcerazione

Per Antonino Spanó sembra non esserci più speranza dopo la condanna, ma nel maggio del 1965, il giornalista Giuseppe Messina rimette in discussione l’intera vicenda pubblicando un articolo di cronaca.

Il titolo della notizia era “forse un innocente da vent’anni in carcere” e grazie anche l’aiuto dell’ex difensore Tullio Trifiló, riesce a far cadere le accuse su Spanó dopo 4 anni.

La richiesta che fece il giornalista al tribunale di Messina prevedeva di rivalutare alcuni fatti emersi e non valutati durante la condanna.

Dopo circa 7 mesi, la Corte Suprema concede a Spanó la libertà vigilata in attesa della revisione e solo nel 1969, 21 anni dopo il suo arresto, lo dichiara innocente dall’accusa di omicidio.

Dopo la condanna all’ergastolo e 25 anni dall’arresto Spanó torna così libero, ricevendo anche le scuse ufficiali da parte della Corte Suprema.

Antonino dopo aver trascorso 21 anni in carcere da innocente, deciderà di trascorrere gli ultimi anni della sua vita svolgendo la professione di messo notificatore.

Antonino Spanò è il protagonista di un libro che ti consigliamo, ma abbiamo altri suggerimenti. Leggi anche il nostro articolo sui 7 Libri Sulla Malagiustizia Da Leggere Assolutamente!

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