L’agenzia di informazione Ansa ha pubblicato la notizia del sesto anniversario di AIVM.
(ANSA) – ROMA, 26 GEN – Oltre 6 mila casi censiti di persone che si ritengono vittime di malagiustizia, sostenuti e supportati in modo totalmente gratuito in sei anni. È il bilancio dell’attività dell’Associazione italiana vittime di malagiustizia: “in media più di 2 persone si rivolgono ogni giorno all’associazione ritenendosi vittime di malagiustizia, la punta dell’iceberg di un fenomeno più vasto di quanto si pensi”. La maggioranza delle persone che contatta Aivm – spiega una nota – aveva o ha procedimenti giudiziari pendenti: il 52% dei casi censiti ha come oggetto un procedimento penale, di cui il 29,75% per delitti contro il patrimonio e il 27,22% per delitticontro la persona. Il 43% invece ha come oggetto un procedimento civile, di cui il 39% riguarda casi di responsabilità civile e il 24% riguarda casi di diritto di famiglia.
Punto dolente, oltre alla lunghezza dei processi, il rapporto con gli avvocati. Tra le persone che contattano Aivm poco meno della metà (40%) percepisce un comportamento superficiale nel curare i propri interessi da parte del professionista retribuito a cui si rivolgono. A sentirsi vittima di malagiustizia sono soprattutto i settentrionali (50%), il 30% contatta dal Sud, il 20% dal Centro Italia.
“Ogni giorno siamo testimoni delle condizioni di estremo disagio in cui versano i cittadini che hanno a che fare con la malagiustizia e vedono inascoltate le loro richieste e ragioni” dichiarano i volontari dell’Associazione che hanno competenze in ambiti diversi (legale, sociale, comunicazione).
Nell’imminenza dell’apertura del nuovo anno giudiziario, Aivm “inizia il settimo anno di vita con l’auspicio di una cooperazione più profonda e un dialogo diretto con più enti ed istituzioni, dalla politica agli Ordini professionali, per poter finalmente abbattere insieme il muro di indifferenza e distrazione della collettività”. (ANSA).